ELISEO ALESIANI CONFERMATO PRESIDENTE DELLA CONFARTIGIANATO DI MORCIANO E DELLA VALCONCA

 

“Bisogna contrastare il lavoro nero, danneggia le imprese e penalizza lo Stato”

Morciano, 29 ottobre 2013 – La Confartigianato di Morciano e della Valconca, riunitasi in Assemblea ha rinnovato le cariche del Consiglio Direttivo in vista del X Congresso Provinciale. All’unanimità, alla presidenza è stato confermato Eliseo Alesiani, in carica dal 1998.

Completano il Consiglio Geo Casadei, Giuseppina Ciuffoli, Paolo Di Pietro, Ferdinando Di Virgilio, Claudio Fiori, Roberto Leurini, Leondino Piergiacomi, Luigi Priori, Attilio Savoretti, Sergio Tombini, Stefano Torresan e Sandro Ubaldi.

Il nuovo direttivo rappresenta il mondo imprenditoriale, dall’artigianato di servizio al settore produttivo, dall’edilizia al settore dell’impiantistica, dall’artigianato artistico alle piccole imprese industriali, dai servizi alla persona al settore del commercio.

Per rilanciare l’economia nel territorio della Valconca, La Confartigianato chiede alle amministrazioni comunali la riduzione delle imposte locali, Tares ed IMU; inoltre sostiene che sia necessario procedere all’attuazione di importanti progetti, come la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Conca e la riqualificazione dell’area dove era insediata la ex Ghigi a Morciano.

Il dibattito ha fatto emergere problemi da risolvere subito: il più sentito dagli imprenditori è quello del lavoro abusivo e della concorrenza sleale che  lavoratori non in regola svolgono nei confronti delle imprese regolari. Tutto il mondo dell’imprenditoria ne è interessato, ma i settori più colpiti sono quelli dell’acconciatura, dell’estetica, dell’autoriparazione, dell’installazione degli impianti e dell’edilizia.

La Confartigianato denuncerà alle autorità competenti i lavoratori abusivi che le verranno segnalati. I lavoratori in nero spesso non sono in possesso dei requisiti personali, lavorano in ambienti che non hanno i requisiti igienico-sanitari, non rispettano le normative edilizie e nemmeno quelle ambientali, svolgono concorrenza sleale e non pagano l’iva, i contributi e le tasse.