MOVIMENTO CENTRALE PRESENTA L’ADORAZIONE, IL CANTO DEI CORPI REGIA DI CLAUDIO GASPAROTTO

L’appuntamento rientra nell’ambito di “Due giorni con Jean-Luc Nancy”
Composizione ed esecuzione musicale dal vivo di Fabio Mina e Emiliano Battistini impianto scenico di Franco PozziSala Pamphili – Complesso degli Agostiniani – Martedì 1 luglio ore 21.00

Rimini, 30 giugno 2014 – Andrà in scena domani, martedì 1 luglio, alle ore 21.00 presso Sala Pamphili-Complesso degli Agostiniani L’Adorazione, il canto dei corpi, una produzione artistica che vede la regia di Claudio Gasparotto e il lavoro di 16 performer del collettivo di Movimento Centrale.

L’evento s’inserisce nell’ambito del programma Due Giorni con Jean Luc Nancy, appuntamento promosso dall’Istituto di Scienze dell’Uomo con il patrocinio del Comune di Rimini e la collaborazione della Biblioteca Civica Gambalunga che inizia oggi, lunedì 30 giugno per concludersi con la performance di Movimento Centrale.

Il progetto artistico di Claudio Gasparotto prende avvio dall’incontro con Roberto Borghesi, traduttore del libro L’adorazione di Jean-Luc Nancy, una delle figure più interessanti dello scenario filosofico contemporaneo.

L’Adorazione il canto dei corpi, liberamente ispirata al libro è una performance aperta alle forme espressive dell’arte contemporanea, danza, musica, pittura e architettura e alla loro sperimentazione negli spazi d’interesse storico e culturale del luogo in cui viene ospitata.

Con questo lavoro Claudio Gasparotto pone i performer, il pubblico e il luogo sullo stesso piano e sulla medesima scena generando un’esperienza di condivisione che annulla il senso di estraneità degli uni rispetto agli altri e riconfigurando la fruizione sociale dello spazio e della pratica artistica in una dimensione collettiva e partecipata.

La partecipazione attiva manipola i codici espressivi dall’interno generando punti di partenza per la costruzione di un linguaggio comune tra performer e fruitore, diverso da quello delle élite culturali e dell’industria dello spettacolo.

“L’Adorazione è un testo potente e personalmente penso sia strutturalmente aperto al teatro di danza e votato alla multidisciplinarietà in cerca di codici espressivi e di luoghi, lontani da quelli teatrali” – dichiara Claudio Gasparotto che prosegue – “Ho cercato di proporre immagini germinali dal libro L’Adorazione e mi sono tornate immagini dai corpi e dalle persone che accettano di lavorare con me. Un baratto per far succedere qualcosa di vero, come una preghiera, una tensione all’infinito, una danza con l’invisibile e con un partner invisibile … lo splendore umano”.

Anche in relazione alla parte musicale e scenica, la produzione di Claudio Gasparotto è del tutto inusuale poiché propone un’installazione sonora e visiva in cui l’osservatore abbandona la posizione confortevole e sicura della platea per diventare esso stesso presenza scenica.

Infine, la scelta di lavorare con performer che non fanno della danza la loro professione restituisce la purezza di un rischio che permette di avvicinare la filosofia di Jean-Luc Nancy con occhi analfabeti.

Nella drammaturgia contemporanea dove quasi tutto è già stato sperimentato, esiste una cosa che ancora crea stupore e al tempo stesso spaventa: la presenza del corpo senza vanità.

In scena ne L’Adorazione, il canto dei corpi, il collettivo di Movimento Centrale che è cresciuto sperimentando la danza come arte aperta a tutti, con l’allenamento e la pratica dello studio-performance che si allontana gradualmente dagli spazi convenzionali.

 

 

 
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