Francesca2021 | La Commedia Immaginata | Inaugurazione mercoledì 29 dicembre alle 17.00 al Museo della Città di Rimini

Rimini, 27 dicembre 2021 – Ultimo appuntamento con Francesca2021, tributo a Dante e Francesca da Rimini nel settimo centenario della morte del Poeta.

Mercoledì 29 dicembre alle 17.00 al Museo della Città L. Tonini di Rimini sarà inaugurata la mostra “La Commedia immaginata”: viaggio attraverso le immagini che hanno illustrato, interpretato e divulgato il capolavoro dantesco nelle edizioni a stampa dal XV secolo ai giorni nostri.

La Commedia si definisce “Immaginata” perché, dalla fine del Settecento, le illustrazioni delle Commedie non furono più semplice corredo al testo come nei secoli precedenti, ma diventarono vere e proprie narrazioni autonome frutto dell’interpretazione e dell’invenzione degli illustratori. Spesso proposte anche senza i versi di Dante.

L’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso di Dante sono illustrati da celebri artisti con Divine Commedie stampate tra XV e XXI secolo e 100 tavole dantesche del 1850 di Franz Adolf von Stürler.

 

La giornata di mercoledì si aprirà con l’introduzione di Ferruccio Farina, del Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini, ideatore e organizzatore di Francesca2021 e da Marco Veglia, dell’Università degli Studi di Bologna.

Con questa Mostra si conclude il percorso Francesca2021, che ha visto nel corso dell’anno 30 eventi sviluppati tra la Romagna e le Marche nelle terre malatestiane, e che terminerà l’8 marzo 2022, a un anno esatto dall’avvio dei lavori, aperti infatti l’8 marzo 2021 con Worldwide Kisses | Baci dal mondo, una maratona poetica durante la quale giovani provenienti da 25 università dei 5 continenti hanno recitato e interpretato il canto di Francesca da Rimini.

La data dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, non è stata scelta casualmente, perché Francesca è una donna libera, eroina anche dei nostri tempi.

 

“La Commedia Immaginata” si articola in due percorsi.

 

Il primo, che va dal 1487 al 2021, prevede una selezione di trenta Divine Commedie, e mostra come, in sette secoli, siano profondamente mutate le tecniche a stampa e, soprattutto, le narrazioni visive dell’opera del Poeta, al di là degli stili e delle mode artistiche che si sono succedute.

Nella selezione compaiono: la prima edizione illustrata delle Commedia edita nel 1487 a Brescia da Bonino de’ Bonini; l’edizione del 1544 con la prima denominazione “Francesca da Rimini” anziché da Polentail “primo bacio” nelle illustrazioni della Commedia di John Flaxman; la prima edizione italiana della Commedia di Gustave Dorè del 1864; le straordinarie tavole di Franz Von Bayros con Francesca, moderna e sensuale; Francesca popup con realtà aumentata nella Commedia realizzata nel 2021 da Massimo Missiroli e Paolo Rambelli. Sono rappresentati in sintesi gli stili e i linguaggi espressivi che si sono succeduti in sette secoli: dal gotico tardomedievale alle essenzialità neoclassiche di Flaxman e di Macchiavelli; dalle visioni tardoromantiche di Bonavenura Genelli e di von Stürler, al Liberty venato di Déco dal sapore erotico di von Bayros; dal Neobarocco visionario di Doré, al sensualismo di Guttuso.

Data la città che propone l’evento, il focus è incentrato sulla figura mitica di Francesca da Rimini che, del percorso, è testimone esemplare e che, peraltro, è il personaggio più raffigurato nelle Commedie illustrate di ogni tempo. Una Francesca letteraria che, anche nella Commediaha due vitela prima, da peccatrice, in cui mostra i segni delle pene infernali; la seconda, da vittima di inganni e di un mondo crudele, ove conserva la sua bellezza e vive il suo amore eterno. Una Francesca, quest’ultima, contaminata dalla “Francesca eroina dell’amore” che comparirà in letteratura e nelle arti visive alla fine del Settecento, figlia dell’Illuminismo e della Rivoluzione, che vivrà di vita propria fuori dalla Commedia, che diventerà mito grazie ai Romantici di ogni paese, e che influenzerà i commentatori e gli illustratori danteschi per i secoli a venire.

Il secondo percorsoCanto per Canto, popone 100 tavole incise dal pittore francese Franz Adolf von Stürler, (Parigi 1802 – Versailles 1881), discepolo di Ingres, per lunghi anni in Italia e a Firenze come studioso e come insegnante di pittura, innamorato degli artisti del Medio Evo e del Rinascimento.

La scelta di narrare tutta la Commedia attraverso le sue interpretazioni grafiche si deve innanzi tutto alla semplicità delle sue tavole, corredate da legende che permettono di seguire la narrazione visiva in parallelo con il poema dantesco, che peraltro Sturler nella sua opera non riporta. Una Commedia raffinatala sua, ma soprattutto prezioso strumento didattico.

Si è voluto anche valorizzare l’opera, praticamente sconosciuta in Italia, di un artista di rango la cui apparente arcaicità “assetata di una radicale adesione religiosa”, si pone in un momento di transizione tra il gusto neoclassico rappresentato da Flaxman e seguaci, e il Romanticismo trionfante di Gustave Dorè.

La Commedia immaginata ha l’obiettivo di avvicinare e far meglio comprendere e apprezzare la grandezza della Commedia e del suo personaggio più noto e amato: Francesca da Rimini.

 

 

È una iniziativa realizzata da MUSEI COMUNALI RIMINI| CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI FRANCESCA DA RIMINI, in collaborazione con Biblioteca Civica Gambalunga.