CICLO I MAESTRI E IL TEMPO, VENERDI’ CONFERENZA FINALE: DALL’INDIA A BISANZIO. JOHN LINDSAY OPIE: UN MAESTRO E I SUOI MAESTRI

CON LA FIGURA DI OPIE COMMENTATA DA CHIARA BELLINI E ALESSANDRO GIOVANARDI

SI CONCLUDE IL CICLO SU ‘I MAESTRI E TEMPO’ PROMOSSO DALLA FONDAZIONE 

OLTRE 2000 LE PRESENZE TOTALE REGISTRATE NEGLI APPUNTAMENTI

PROMOSSI DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PASQUINELLI: “TANTI GIOVANI AGLI INCONTRI CON PERSONAGGI DELLA CULTURA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

Rimini, 25 aprile 2012 – Venerdì, 27 aprile alle ore 17,30 a Palazzo Buonadrata in Corso d’Augusto 62, a Rimini, si terrà l’undicesimo e ultimo appuntamento del ciclo di incontri ‘I Maestri e il Tempo. Letture inedite di artisti e opere a Rimini dal Medioevo al Novecento’.

Gli appuntamenti sono stati curati da Alessandro Giovanardi e promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali Artistici e Naturali della Regione Emilia-Romagna

La conversazione in programma venerdì ha per titolo ‘Dall’India a Bisanzio. John Lindsay Opie: un maestro e i suoi maestri’ è si svolgerà tra gli storici dell’arte Chiara Bellini e Alessandro Giovanardi.

In questo ultimo appuntamento John Lindsay Opie non potrà essere presente (per motivi personali) nella Rimini che ha molto amato, in quanto discepolo di Bernard Berenson, il salvatore del Tempio Malatestiano e iniziatore di una nuova lettura della Scuola Riminese del Trecento, fondata sulle fonti figurative bizantine e slave.

Parleranno, tuttavia, della sua figura, attraverso una fitta tessitura d’immagini artistiche e simboliche, Chiara Bellini, storica dell’arte e della cultura indo-himalayana, ricercatrice presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali dell’Università di Bologna e docente a contratto di Arte nelle Religioni orientali all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini, e Alessandro Giovanardi, storico e critico d’arte, dottorando all’Università di Siena, docente incaricato di Arte Sacra e d’Iconografia e Iconologia sempre all’ISSR di Rimini. Oltre ad essere discepolo di Lindsay Opie, Giovanardi è autore della prima monografia dedicata al maestro ‘John Lindsay Opie. Estetica Simbolica ed esperienza del sacro’ (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2012).

John Lindsay Opie, massimo conoscitore dell’iconografia sacra russa nel mondo accademico italiano, è un’affascinante figura di erudito e studioso della cultura estetica e filosofico-religiosa del mondo bizantino e russo. Di nobili origini anglo-americane e discendente dall’aristocrazia fondiaria di radice scozzese del sud degli Stati Uniti, dal 1950 vive in Italia e, dal 1969, è membro della Chiesa Ortodossa Russa, di cui promuove la conoscenza e la difesa del patrimonio liturgico, simbolico e artistico. Un impegno testimoniato anche da una scintillante lettera-saggio indirizzata ad A. Solgenitsin e dalla traduzione in inglese del saggio sull’icona del filosofo russo Pavel Florenskij.

Già docente di Letteratura Inglese agli Atenei di Catania e Genova, ha insegnato Iconologia all’Università dell’Aquila e Storia dell’Arte Medioevale alla ‘Sapienza’ di Roma. Primo titolare della cattedra di Storia dell’Arte Bizantina all’Università di Roma Tre è tra i curatori e fondatori della Collezione di Icone Russe di Intesa – San Paolo a Vicenza. Autore di un vasto numero di saggi ed articoli consacrati all’esegesi della pittura bizantina e del suo simbolismo, i suoi primi studi riguardano tuttavia la Grecia arcaica e classica e, soprattutto, l’arte figurativa dell’India e di Ceylon, mostrando un peculiare interesse anche per l’arte musicale, drammaturgica e coreografica del subcontinente indiano, del Tibet e dell’Estremo Oriente.

Durante la sua formazione Lindsay Opie ha conosciuto fondamentali maestri del Novecento, nell’ambito storico-artistico: Rensellaer W. Lee, Bernard Berenson, Roberto Longhi, Erwin Panofsky, Evelyn Sandberg Vavalà. Fondamentali per la sua ricerca spirituale Elémire Zolla e Cristina Campo: di quest’ultima, la quale ha tradotto la lettera di Lindsay Opie a Solgenitsin, è stato confidente spirituale e corrispondente sui temi della simbologia liturgica e figurativa dell’Oriente cristiano.

Con l’appuntamento di venerdì si chiude tra fascino, cultura e passione per la conoscenza, questo secondo ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, al quale hanno partecipato oltre 2000 persone. Sempre affollata la sala Buonadrata, addirittura in occasione dell’incontro col filosofo Massimo Cacciari è stato necessario reperire una sala più capiente per contenere tutte le persone che volevano assistere all’incontro.

“La particolarità di questo secondo ciclo e che ci ha fatto molto piacere è stata quella di aver avuto un pubblico giovane – commenta Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – soprattutto studenti universitari e giovani ricercatori nel campo della storia dell’arte, della critica artistica, della conservazione dei beni culturali, dell’architettura e delle materie letterarie e filosofiche. Moltissimi gli studiosi e gli insegnanti. Folto anche il pubblico dei non addetti ai lavori che hanno trovato nella serie di lezioni un’efficace mediazione tra cultura alta e cultura diffusa, secondo la tradizione delle giornate di alti studi promosse da più importanti istituti culturali italiani. La rassegna ha, come sempre, invitato studiosi d’eccellenza tra storici radicati sul territorio, grandi personalità della cultura nazionale e internazionale, brillanti e giovani ricercatori. Il ciclo si chiude con un bilancio davvero positivo e sono convinto che il contributo offerto dalla Fondazione alla domanda di cultura della città abbia avuto anche in questo caso una risposta all’altezza”.

 

Gli incontri vengono trasmessi da Newsrimini.tv (canale 614)

ogni martedì alle ore 21.15, fino al 8 maggio 2012.

INFO: Segreteria della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini,

tel. 0541/351611 – fax 0541/28660 – mail: segreteria@fondcarim.it