Rotary – La pittura di Giovanni Bellini a 500 anni dalla morte

 

 

Rimini, 5 dicembre 2016 – Visioni terrestri e celesti. La pittura di Giovanni Bellini a 500 anni dalla morte. I Rotary Club Rimini Riviera e Rimini, col patrocinio dell’Assessorato alle Arti del Comune di Rimini e della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, organizzano una conferenza pubblica dedicata all’artista e una visita guidata alla sua bellissima opera Cristo morto con quattro angeli presente all’interno del Museo Luigi Tonini di Rimini.

“L’incontro di mercoledì – spiegano dal Rotary – è un’altra traccia che lasciamo all’interno del Museo, dove sono numerosi e visibili gli interventi svolti in questi anni per garantire ai visitatori la fruizione di numerose opere. Il tributo a Bellini e la valorizzazione di un dipinto straordinario è in questo solco e nei prossimi mesi promuoveremo altre iniziative utili a promuovere la conoscenza delle ricchezze artistiche e storiche della nostra città”.

L’appuntamento è per martedì 6 dicembre, alle 17.30, alla Sala del Giudizio del Museo. Interverranno: Giovanni Carlo Federico Villa (Storico dell’arte, Università di Bergamo), Massimo Pulini (Storico e critico d’arte, Accademia di Belle Arti, Bologna) e Alessandro Giovanardi (Storico e critico d’arte, ISSR di Rimini, San Marino e Montefeltro). Tre autorevoli studiosi del grande pittore: Villa è il massimo esperto di Bellini e della pittura rinascimentale veneta in ambito accademico italiano ed europeo, mentre Pulini e Giovanardi già nel 2012 con Marco Bona Castellotti dedicarono una mostra alla Pietà riminese di Bellini.

“Giovanni Bellini – dichiara Alessandro Giovanardi – è stato giustamente considerato il più grande pittore dell’Europa moderna: nasce bizantino e gotico (per tutta la vita si riterrà un esecutore d’icone sacre), matura come il più raffinato esponente del disegno quattrocentesco (pari a Piero della Francesca) e finisce col divenire un pittore di sola potenza cromatica, senza più bisogno di un tracciato grafico a guidarne la mano, maestro di Giorgione, anticipatore di Tiziano e forse più grande di quest’ultimo. A Rimini ha lasciato il Cristo morto sorretto da quattro Angeli – la Pietà del Museo della Città “Luigi Tonini” – una probabile committenza di Sigismondo Pandolfo Malatesta per la prima Cappella a sinistra del Tempio Malatestiano, (quella degli Antenati e delle Sibille, intitolata però a ‘li Martori’ cioè alle sofferenze di Cristo), tavola giunta quando il Signore era già morto. Un capolavoro assoluto del Bellini che fu maestro di molti artisti gravitanti a Rimini: Lattanzio, Benedetto Coda e la sua numerosa famiglia. Nella pittura di Bellini vi è proprio l’idea del paradise now, del paradiso realizzato in terra, nelle luci dell’orizzonte terrestre dove baluginano le perfezioni celesti”.