L’ESITO DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI AZIONISTI DI BANCA CARIM SPA

Rimini, 10 aprile 2015 – Si è svolta oggi pomeriggio alla Sala Manzoni di Rimini l’Assemblea ordinaria dei Soci Azionisti di Banca Carim. La convocazione, per iniziativa del Consiglio di Amministrazione, è stata utile a trattare e deliberare in merito alla eventuale proposizione di una eventuale azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori, degli ex sindaci revisori, dell’ex direttore generale, dell’ex vicedirettore generale e della ex società di revisione relativamente al periodo antecedente al commissariamento avvenuto nell’ottobre 2010.

L’assemblea ha visto la partecipazione di oltre il 60% del capitale sociale.

Questo l’esito delle votazioni dei rispettivi punti all’ordine del giorno:

  1. Approvazione della formale costituzione in mora, anche agli effetti interruttivi della prescrizione, nei confronti degli amministratori e sindaci già in carica alla data di approvazione del bilancio 2009, dell’ex Direttore Generale, della Società di revisione e del socio responsabile della stessa, rinviando ad una eventuale assemblea ogni deliberazione sulla promozione dell’azione sociale di responsabilità
  2. Esclusione della promozione dell’azione di responsabilità, allo stato, nei confronti degli amministratori e sindaci entrati in carica in data 29 aprile 2010 e cessati con l’apertura della Amministrazione straordinaria, e nei confronti dell’ex Vice Direttore Generale.

Il Consiglio ha proposto all’Assemblea dei Soci le determinazioni che a suo avviso meglio avrebbero tutelato le possibili ragioni della banca nei confronti di esponenti aziendali, di cui recentemente è stato appreso l’assoggettamento ad indagini penali, limitatamente a quelli già in carica alla data di approvazione del bilancio 2009 (29 aprile 2010). L’Assemblea ha condiviso questa preoccupazione ed ha chiesto al Consiglio di adottare bensì le strategie che a parere dei soci sono idonee ad impedire la compromissione degli eventuali diritti della banca nei confronti di detti esponenti aziendali cessati (e della società di revisione), tuttavia investendo nuovamente della decisione finale l’Assemblea dei Soci, all’esito delle attuali indagini penali e quando pertanto in possesso di ulteriori elementi di valutazione.

Il parziale disallineamento dell’Assemblea rispetto alle proposte del Consiglio di Amministrazione, per ciò che concerne gi esponenti aziendali già in carica alla data del 29 aprile 2010, dimostra, per un verso l’autonomia del Consiglio rispetto ai Soci e in particolare al socio di maggioranza; per un altro la correttezza della valutazione da sempre riservata da parte del Consiglio al tema dell’esercizio dell’azione di responsabilità,  che la attribuiva e la attribuisce  alla totale discrezionalità ed iniziativa degli azionisti.