“L’IMPORTANZA DI PENDERSI CURA DI SÉ’”

“L’IMPORTANZA DI PENDERSI CURA DI SÉ’”

 

Rimini, 08 maggio 2017Anche quest’anno in occasione della Festa della Mamma, la Sezione di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi la cui responsabile è la Dr.ssa Roberta Pericoli, propone un evento dedicato alle mamme dei piccoli pazienti oncologici.

 

Mercoledì 10 maggio 2017 un gruppo composto di 20 mamme sarà ospite del Centro Benessere del Grand Hotel da Vinci di Cesenatico per una giornata interamente dedicata al relax e alla cura di sé, grazie alla collaborazione, alla sensibilità e alla disponibilità di A.R.O.P. e della signora Batani, titolare del Grand Hotel di Cesenatico.

 

A seguire nella spiaggia del Grand Hotel si terrà un piacevole pranzo offerto da A.R.O.P, l’associazione riminese impegnata da anni a migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da malattie oncoematologiche e da altre malattie croniche dell’età pediatrica e a sostenere le loro famiglie durante il lungo periodo di cure.

 

Obiettivo di questa giornata e del progetto nel quale s’inserisce, “Magie di Smemorina”, attivato nel 2015 dalla dott.ssa Samanta Nucci, è il raggiungimento della guarigione totale dalla malattia in termini di benessere psicofisico non solo del paziente ma dell’intero nucleo familiare che lo circonda e lo affianca durante tutto il percorso.

 

Mamme speciali” – commenta la Dr.ssa Nucci– “travolte dalla sofferenza per il proprio figlio alle quali vorremmo offrire la possibilità di ritrovare la propria femminilità e identità, fortemente minacciate dalla malattia”.

 

I genitori in genere ma le mamme in particolare, tendono a trascurare se stesse durante il percorso della chemioterapia poiché totalmente dedicate alla cura del figlio malato.

 

“Il trascurare se stessi può costituirsi come atteggiamento punitivo per non essere riusciti a proteggere il proprio figlio dalla malattia oppure come strategia espiatoria, se mi annullo io, magari mio figlio riceverà una grazia, per un genitore inoltre prendersi cura di sé può significare togliere tempo al proprio figlio” prosegue la dott.ssa Nucci che concludeD’altro canto il bambino può vivere questa trascuratezza in modo non positivo, pensieri del tipo la mia mamma è diventata brutta, non si trucca più possono costituire una minaccia, alimentare le preoccupazioni del bambino nei confronti del proprio stato di salute e fantasie negative sulla propria condizione”.

 

 

 

 

A.R.O.P. è un’associazione di genitori volontari da anni impegnata a migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da malattie oncoematologiche e da altre malattie croniche dell’età pediatrica e a sostenere le loro famiglie durante il lungo periodo di cure. La mission principale è quella di fornire un supporto costante alle gravose necessità che ogni famiglia affronta quotidianamente.

 

 

 

Ufficio Stampa Laura Ravasio – Nuova Comunicazione
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